Sembrerebbe una battuta ed invece è quanto è realmente accaduto in provincia di Grosseto. Non si tratta del solito atto di avventati cacciatori ma di un episodio di bracconaggio messo in atto da  due Guardie Ambientali Volontarie (GAV) della Provincia di Grosseto che sono state denunciate dagli animalisti della LAC, la Lega Abolizione Caccia (?), per aver sistemato l’originale trappola in totale tranquillità ai bordi della strada.
La trappola era quasi passata inosservata alle Guardie della LAC che l’avevano scambiata per l’ennesimo carrelo abbandonato.
Le guardie ambientali volontarie avevano invece adattato il carrello della spesa,  perché intrappolasse al suo interno il cinghiale. Un lavoro di ‘fino’ varrebbe a dire: le guardie hanno utilizzato solo il basket in rete eliminando manici di spinta e sistema di ruote, chiuso il basket in rete con un pannello e utilizzato lo sportello posteriore, quello mobile necessario all’impilaggio dei carrelli, come saracinesca di chiusura. Un sistema di leve collegato ad una mela usata come esca avrebbe fatto scattare il meccanisco e chiudere lo sportello intrappolando il cinghiale.
Non è il primo caso che una Guardia Ambientale della Provincia è stata colta in atti di bracconaggio ma è sicuramente la prima volta che viene rilevata una trappola tanto particolare.
Fonte: GeaPress
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